Tempo fa era di moda farsi un tatuaggio, oggi si registrano molti pentiti che decidono di eliminarlo. Ecco in cosa consiste l’eliminazione tatuaggi
Di un tatuaggio ci si può pure pentire e oggi quelli che lo fanno sono davvero numerosi. Per fortuna, esiste la possibilità di eliminarlo e, secondo alcuni dati dell’Aicpe, l’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica, il numero dei pentiti dei tatuaggi aumenta di anno in anno.
I motivi per ricorrere all’eliminazione tatuaggi sono tanti e diversi: c’è chi lo fa per motivi lavorativi, chi per motivi estetici, chi lo fa per cancellare un brutto ricordo o chi, semplicemente, si è stufato o ha cambiato passioni.
Rimediare quindi si può, ma non è una passeggiata e nemmeno c’è la sicurezza che si possa sempre fare. Prima di decidere di eliminare un tatuaggio, quindi, ci sono molte cose importanti che bisogna sapere. Abbiamo stilato una classifica di 8 cose che forse non sai dell’eliminazione tatuaggi.
Ecco cosa c’è da sapere prima di ricorrere all’eliminazione tatuaggi
Un tatuaggio, al giorno d’oggi, non è più per sempre e si può eliminare. Prima di farlo, però, ci sono molte cose da sapere. Eccone 8:
- Non sempre il tatuaggio sparisce del tutto: quando ci si sottopone all’eliminazione di un tatuaggio si deve essere consapevoli del fatto che c’è la possibilità che non sparisca del tutto. Il colore del tattoo, la sua dimensione, il pigmento e il colore della pelle del soggetto possono influenzare i risultati. Tra i colori più difficili da eliminare, ad esempio, ci sono il giallo, azzurro, verde, bianco e rosso. I più facili sono il nero, il blu e il marrone. Inoltre, quando un tatuaggio è recente è più difficile da eliminare, lo stesso succede se è molto profondo. Quando un tatuaggio è vecchio, invece, è più facile rimuoverlo poiché il corpo ha già eliminato parte del pigmento. Comunque sia, lì dove c’era il disegno, dopo l’eliminazione potrebbe rimanere un’ombra detta “fantasma del tatuaggio”, e questa può durare anche qualche anno prima di sparire.
- Non sempre l’eliminazione è consigliata: quando si ha la pelle scura, che sia nera, olivastra o mulatta, è quasi sempre sconsigliato eliminare tatuaggi per il rischio di alterare la pigmentazione della pelle. Anche chi ha la tendenza a sviluppare cicatrici cheloidee o ipertrofiche farebbe bene a non sottoporsi al laser.
- Si deve fare più attenzione se si tratta di tatuaggi cosmetici: se si tratta di trucco permanente di sopracciglia, palpebre e labbra o areole dei capezzoli e mimetizzazione di cicatrici, si deve fare più attenzione perché il tattoo è stato fatto su zone molto delicate. In questo caso, prima di sottoporsi al laser, si fa una prova su una piccola zona dell’area da trattare. Questo tipo di tatuaggi, inoltre, contengono zinco e ossido di titanio che possono annerirsi in modo irreversibile se trattati con il laser.
- Ci vuole molta pazienza: la rimozione del tatuaggio non è immediata, ci vogliono diverse sedute per sbarazzarsene del tutto. Ogni seduta, poi, va fatta con una pausa di 6-8 settimane, non ci si può esporre al sole e non si può sapere preventivamente quante sedute ci vorranno.
- L’eliminazione del tatuaggio è dolorosa: sottoporsi a questo trattamento non è una passeggiata. Eliminare un tatuaggio fa più male che farlo. Solitamente, durante le sedute viene applicata della crema anestetizzante e dopo la seduta delle creme antibiotiche per curare la pelle.
- Quali laser si utilizzano: ovviamente è importante rivolgersi solo a professionisti e esperti che useranno il laser Q-switched con approvazione CE o FDA. Questo laser è il più moderno e il più adatto alla rimozione del tatuaggio.
- Quanto costa rimuoverlo: il costo della rimozione dipende da diversi fattori, tra cui la dimensione del tatuaggio, dai colori di cui è composto, e dal numero di sedute a cui ci si deve sottoporre.
- Il periodo ideale per rimuovere il tatuaggio: c’è un periodo più adatto per sottoporsi al laser che va da ottobre ad aprile. In estate invece è meglio evitare.
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