Mastoplastica riduttiva, cosa fare (e non fare) nel post-intervento

Chirurgia estetica Milano

tel: 335 67 67 415

del dott. Alberto Capone

Blog


Mastoplastica riduttiva, cosa fare (e non fare) nel post-intervento

mastoplastica-riduttiva--cosa-fare-(e-non-fare)-nel-post-intervento-

Alcune donne possono sentirsi a disagio per le dimensioni del proprio seno: se il cruccio di alcune è legato ad un seno troppo piccolo, altre sono a disagio per il seno troppo grande o sproporzionato rispetto al loro fisico, soffrono per gli effetti negativi sulla schiena e, spesso, per le attenzioni che suscita.  

Per queste donne, la soluzione può essere la mastoplastica riduttiva, un intervento di chirurgia estetica che ridimensiona il volume del seno, non solo rendendo la figura più armonica, ma eliminando i problemi di postura e di dolori alle spalle, schiena, ossa e cervicale, dovuti ad un carico di peso eccessivo del seno.  

Un seno molto abbondante può essere causato da: ipertrofia mammariagigantomastia. 

Nel primo caso, la ghiandola mammaria e lo strato adiposo sono eccessivamente sviluppati (si tratta di mammelle il cui peso supera almeno i 3 kg ciascuna).  

Nel secondo caso, il seno è ancora più pesante (si tratta di mammelle di peso superiore ai 4 kg ciascuna), risultando ingombrante anche nei movimenti più semplici e nell’attività sportiva.  

In entrambi i casi, le pazienti hanno diverse difficoltà nella vita di tutti i giorni, che vanno dal disagio psicologico al trovare reggiseni della giusta taglia, dal soffrire ripetutamente di dermatiti ed eritemi causati dal sudore, specie nella zona del sottoseno, ai dolori alla schiena e alla parte alta del busto. 

In questi casi, con la mastoplastica riduttiva, non solo si asporta una parte della ghiandola e dell’adipe in eccesso (riducendo così da subito il peso delle mammelle), ma si riposiziona anche la mammella più in alto, conferendo al seno un aspetto più sodo e non più cadente. 

Non è raro, che durante questo intervento, il seno si svuoti poi eccessivamente, tanto da dover inserire delle protesi per ottenere un seno armonico e gradevole. 

Cosa fare nei giorni successivi alla mastoplastica riduttiva 

Dopo essersi sottoposta all’intervento, la paziente dovrà seguire scrupolosamente queste indicazioni: 

  • Non saltare nessuna visita post-operatoria di controllo (la prima si fissa a stretto giro qualche giorno dopo l’intervento) per sincerarsi che le ferite si stiano rimarginando correttamente e che non ci sia pus. La non corretta cicatrizzazione delle ferite può portare all’allungamento dei tempi di guarigione di diversi mesi, fino alla necessità di sottoporsi ad un nuovo intervento per ridurre le cicatrici.
  • L’area in via di guarigione dovrà restare tassativamente asciutta, quindi la doccia va fatta con accortezza. Le ferite dell’intervento dovranno essere pulite e medicate a parte, nei modi e nelle indicazioni che darà il chirurgo. Ovviamente prima di dedicarsi alla cura delle ferite, le mani dovranno essere accuratamente lavate, meglio se con un sapone disinfettante o antibatterico. 
  • Effettuare tutti i giorni e più volte al giorno i massaggi al seno (nelle modalità spiegate dal chirurgo con oli e creme appositamente prescritte) per favorire il riassorbimento dell’edema: i primi tempi infatti il seno sarà gonfio, dolorante e teso, ma con i massaggi il gonfiore andrà riducendosi gradualmente. 
  • All’occorrenza e sotto consiglio del chirurgo, assumere antidolorifici: il seno ha diverse cicatrici che si stanno rimarginando, può capitare che il dolore sia troppo forte e che si voglia un sollievo farmacologico. 
  • Usare un reggiseno specifico post-mastoplastica riduttiva e averne a disposizione almeno un paio: questo tipo di reggiseno infatti va usato da dopo l’operazione per un periodo di almeno un mese durante il giorno, per almeno due mesi durante la notte e nei momenti di relax e per almeno tre mesi dall’intervento durante lo svolgimento di attività sportive. 
  • Dal giorno seguente all’intervento, stare a riposo assoluto per sette giorni: se l’attività lavorativa non prevede sforzi, dopo una settimana si può tornare al lavoro, altrimenti occorre aspettare più tempo. 

Cosa evitare nei giorni successivi alla mastoplastica riduttiva 

  • Si devono evitare alcol e fumo per almeno 14 giorni dopo l’intervento, perché contrastano la coagulazione del sangue. 
  • Fare sforzi con le braccia ed il busto e sovraccaricare la parte superiore del corpo: non solo si corre il rischio di allungare i processi di guarigione, ma possono insorgere dolori che rischiano di diventare cronici e si corre il rischio di far saltare i punti o far sanguinare o infettare le ferite. 
  • Evitare di mettersi alla guida, per gli stessi motivi motivi sopracitati: ci si può mettere al volante solo per effettuare dei brevi tragitti dopo una settimana dall’operazione e dei tragitti lunghi dopo un mese; ecco perché in questo periodo, se occorre muoversi in auto, occorre farsi accompagnare e sedersi al lato passeggero o sui sediolini anteriori. 
  • Bagnare l’area in via di guarigione e fare lunghe docce: si corre il rischio di infettare le ferite. 
  • Tornare a fare subito sport: si può tornare ad allenare la parte inferiore del corpo (gambe, polpacci, ecc) dopo 15 giorni dall’intervento, mentre per allenare i muscoli delle braccia e del busto dopo più di un mese. 
  • Allenarsi senza indossare il reggiseno post mastoplastica riduttiva: il sudore può causare fastidiose infiammazioni o infezioni alle ferite, che devono essere ben protette e curate nei primi mesi dell’intervento. 
  • Esporre la zona operata al sole per evitare la formazione di cicatrici dure e spesse. 

Le cicatrici della mastoplastica riduttiva 

Come tutti gli interventi di riduzione, la mastoplastica lascia delle cicatrici che richiedono tempo per ridursi, diventando alla fine piccole e poco evidenti. Le cicatrici in questione sono tre, legate alle tre incisioni che si eseguono in sala operatorianella zona periareolare per riposizionare la mammella, dall’areola al solco mammario per preparare l’estrazione dei tessuti e una terza verticale a livello del solco sottomammario da dove avverrà l’estrazione vera e propria dei tessuti; quest’ultima varierà di dimensioni in base alla grandezza del seno prima dell’intervento. 

Per questo è fondamentale che la paziente abbia delle aspettative realistiche sia riguardo i tempi in cui il seno potrà essere come desiderava, sia su quanto il seno possa essere effettivamente ridotto. 

 

Vuoi maggiori informazioni sulla mastoplastica riduttiva? Compila il form contatti e riceverai una risposta nel più breve tempo possibile.