Trattare un'ustione estesa e /o profonda è un qualcosa di molto complesso. Una delle zone maggiormente coinvolte nelle ustioni coinvolge il dorso delle mani: anche se rappresentano solo il 4% della superficie corporea, le mani possono essere coinvolte in otto ustioni su dieci, a causa ad esempio di incidenti domestici con il forno, l'acqua calda o il vapore.
Nel trattare le ustioni, abbiamo visto come per certe regioni corporee (volto, mani, regioni flesso/estensorie), si possono usare in alternativa dei sostituti dermici seguiti da innesti cutanei, in modo da ridurre al minimo le retrazioni cicatriziali post-ustione. Abbiamo inoltre visto come in casi particolarmente gravi, ci si rivolga ai chirurghi plastici dei Centri Grandi Ustionati.
Una volta guariti da un’ustione estesa, diventa fondamentale la ripresa funzionale. Si usano a questo scopo dei tutori elasto - compressivi da indossare per diversi mesi, oltre a cicli continui di fisiokinesiterapia.
Complicanze delle ustioni delle mani
Le mani sono così a rischio per il cosiddetto riflesso protettivo: infatti istintivamente le usiamo per proteggerci. Le ustioni profonde o mal trattate inizialmente lasciano delle problematiche postume sia funzionali che estetiche.
- Una di queste è la retrazione cutanea, cioè l’accorciamento di organi o tessuti determinato da eventi infiammatori o cicatrici, che possono dare problemi di funzionalità; in questo caso, l’uso del derma artificiale e la iniezione di tessuto adiposo possono essere la soluzione ideale per il trattamento post-ustione delle facce dorsali delle mani.
- Un altro problema sono le aderenze o briglie, fasci di tessuto fibroso che si formano in seguito ad un trauma o un intervento chirurgico fra zone del corpo che normalmente non sono collegate fra loro, come può accadere ad esempio nella capsulite del tunnel carpale, dove la presenza di aderenze può creare problemi di flessione delle dita, del pollice e del carpo.
Da notare che oggi è più difficile imbattersi nelle cosiddette retrazioni cicatriziali post-ustione, poiché si è seguiti non solo nelle fasi iniziali (quando cioè il paziente può essere in pericolo di vita) ma fino al recupero completo, che dev’essere il meno invalidante possibile per il paziente.
Ustioni delle unghie
Anche le unghie possono essere soggette ad ustioni.
L'unghia è formata principalmente da cheratina, suddivisa in vari strati sovrapposti fra loro, ma possiamo suddividerla in radice o lunula (la parte bianca in regione prossimale con margine convesso), in corpo (di colore rosa per la trasparenza del derma) e l’estremità libera o limbo, non legata al letto ungueale.
Se entra in contatto con una sostanza corrosiva o con una forte fonte di calore, la cheratina può proteggere fino ad un certo punto, poi va incontro ad una bruciatura prima e ad una distruzione poi che può riguardare anche gli stati sottostanti. In questi casi, al posto dell’unghia possiamo ritrovarci delle cicatrici dove il chirurgo estetico interverrà eliminando o riducendo la cicatrice stessa il più possibile, per poi immettere un lembo di pelle a tutto spessore o un lembo locale che sarà una base di partenza per ricostruire l’unghia.
Pertanto, il trattamento dei postumi delle ustioni della mano non può limitarsi solo alla chirurgia plastica, ma deve essere una gestione multidisciplinare dove il chirurgo si confronta con altri professionisti, come i tecnici della riabilitazione.